Elezioni CNAM 2021 – Prof. Paolo Troncon

Elezioni CNAM 2021

Prof. Paolo Troncon – Collegio XVII

Ambiti disciplinari del Collegio XVII: azioni per la valorizzazione della teoria musicale (l’intero ambito) quale parte integrante della competenza didattica, anche strumentale e vocale. Specifico supporto legislativo ed economico per l’attività di ricerca svolta nell’ambito delle nuove tecnologie. Azioni per la valorizzazione dei nuovi linguaggi compositivi e della creatività musicale, anche attraverso una legislazione che favorisca l’integrazione con enti di produzione. Maggiore riconoscimento del ruolo del compositore nel nuovo millennio.

Missione: compimento della riforma e conclusione del processo di assimilazione dell’AFAM nel novero della formazione superiore italiana ed europea. 
Didattica: revisione dei SAD e delle aree disciplinari, con soluzioni che favoriscano l’integrazione tra saperi oggi suddivisi in discipline affini. 
Governance: potenziamento degli organi e delle autonomie delle istituzioni. Regole per lo sviluppo armonico del sistema nazionale delle autonomie. 
Reclutamento: valorizzazione del personale e del merito con conseguente adeguata retribuzione stipendiale. 
Ricerca: dottorati di ricerca e azioni per valorizzare la ricerca già nei corsi di primo e di secondo livello. 
Assicurazione della qualità: supporto alle istituzioni che saranno chiamate a implementare l’autovalutazione.

Le ragioni della mia candidatura: perché votarmi?

Ho vissuto tutto il periodo post-riforma come docente e in ruoli di responsabilità e di rappresentanza tecnica anche livello nazionale. Conosco bene le problematiche del settore AFAM e delle discipline afferenti al nostro Collegio, avendone studiato tematiche e possibili azioni/soluzioni. Ho avuto modo, inoltre, di conoscere le dinamiche dei processi decisionali che intervengono in sede nazionale, competenza che ritengo essere necessaria per concretizzare le idee e portare a termine con successo il lavoro di potenziamento del sistema.

Cosa rappresento

La mia è una candidatura di sistema. Mi rappresenta solo l’esperienza e la competenza dimostrata in molti anni di lavoro a livello locale, regionale e nazionale, per lo sviluppo dei Conservatori e dell’AFAM in generale. Pur conoscendo bene le problematiche degli ambiti disciplinari dove ho insegnato e insegno, e in generale anche degli altri settori disciplinari, sono comunque consapevole della necessità di un confronto costante con i docenti delle diverse aree rappresentate nel Collegio XVII, e anche di avere un loro supporto qualora il CNAM dovesse discutere tematiche specifiche. Per questo, qualora eletto, instaurerò un rapporto diretto, tramite sito dedicato e altre modalità di contatto, con i settori disciplinari organizzati, nonché con tutti i docenti che vorranno essere ascoltati o che desiderano seguire l’andamento dei lavori nel CNAM.

La situazione

Nei ventidue anni intervenuti dopo la riforma AFAM tutti i temi sono stati analizzati e su ogni questione sono state avanzate proposte, sia da parte del vecchio CNAM, sia di altri organi rappresentativi, sia dal Parlamento stesso. Come sappiamo il percorso è stato tortuoso: dopo un iniziale importante impegno legislativo (DPR 132 e 212, ecc.) il processo di realizzazione della L. 508 si è rivelato lento e spesso contraddittorio a causa dell’assenza di un indirizzo generale, della programmazione di sistema prevista dalla Legge, che il vecchio CNAM non è riuscito a far approvare dal Parlamento prima della sua scadenza. In assenza del CNAM sono seguiti interventi volti a risolvere singoli aspetti problematici che però hanno solo in parte eliminato le difficoltà del settore. Il passare degli anni ha poi reso necessario aggiornare i primi importanti regolamenti emanati.

Fortunatamente nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad una positiva azione da parte del MUR e del Parlamento, grazie alla collaborazione di tavoli tecnici qualificati che hanno approvato e messo in cantiere importanti provvedimenti riguardanti la ricerca, la revisione dei DPR 132/2003 (governance), 212/2005 (regolamento didattico) e 143/2019 (reclutamento). Si tratta ora quindi di accompagnare e finalizzare questo processo in itinere, di cui si intravede dopo tanti anni la conclusione!

La mia visione e le priorità del sistema AFAM

Oltre al lavoro di finalizzazione e di realizzazione dei provvedimenti che sono già programmati e in corso, rimangono diverse problematiche di fondo che devono essere affrontate anche dal punto di vista concettuale.

Ordinamenti:

Il 3+2 può essere sottoposto a una analisi critica volta ad eliminare alcune criticità emerse in questa iniziale esperienza. Alcuni corsi di studio, per esempio quello di Composizione, potrebbero essere meglio organizzati pensando ad un ciclo unico, oggi non previsto nei Conservatori. Nei corsi con il 3+2 il secondo livello potrebbe essere pensato con maggiore autonomia rispetto al primo, non necessariamente sempre come continuazione del diploma precedente (con la ripetizione di stessi insegnamenti). A livello disciplinare sarebbe utile una revisione dei settori artistico-disciplinari, accorpando insegnamenti dai contenuti simili o equivalenti. La prolificazione di SAD e di corsi di studio ha generato una frantumazione del sapere che non sempre aiuta i formatori ad insegnare agli studenti il collegamento stretto esistente in campo artistico tra le diverse discipline musicali. In particolare l’area della teoria soffre di questa impostazione che spesso impedisce di comprenderne l’importanza anche a fini “pratici” (esecutivi). In preparazione al terzo livello che riguarderà la formazione alla ricerca (con i dottorati AFAM), va sostenuta anche nei livelli primo e secondo la “cultura” della ricerca artistica, attraverso pratiche di insegnamento e/o insegnamenti dedicati. In riferimento alla valutazione delle modifiche ai piani di corsi di studio già approvati (uno dei compiti specifici del CNAM), la mia proposta è quella di rendere più agile e veloce quella che riguarda le modifiche non sostanziali, e comunque di normare le prassi di accreditamento in modo che gli istituti richiedenti possano ricevere risposte prima degli esami di ammissione.

Autonomia:

La legge 508 ha donato ai Conservatori l’autonomia, che deve essere salvaguardata come elemento fondante del nostro sistema: è mancata però in questi anni una “governance” nazionale per la gestione delle autonomie, le quali per certi aspetti hanno generato situazioni di “deregulation”, creando discrepanze non accettabili tra istituti autorizzati a rilasciare titoli di pari livello e valore legale. Servirà quindi indicare alcuni criteri per dirigere in maniera più armonica lo sviluppo del sistema musicale italiano, senza intaccare l’autonomia che ogni istituto ha di caratterizzare la propria offerta formativa.

Assicurazione della qualità

In campo di “Quality Assurance” l’AFAM è particolarmente arretrata sia rispetto al sistema universitario italiano, sia rispetto alla maggioranza delle istituzioni europee. Deve quindi diventare una priorità sollecitare e supportare il MUR nell’emanazione dei decreti necessari dotando le istituzioni degli organi richiesti. Questo aspetto ha fortemente a che fare con il processo di “armonizzazione” del sistema AFAM con quello universitario, processo che ha visto ultimamente notevoli passi in avanti. Ritengo questo passaggio necessario anche in relazione alla giusta richiesta di adeguamento degli stipendi AFAM a quelli dei professori universitari.


Programmazione e valutazione

Il pieno riconoscimento (non solo formale) dell’AFAM al livello superiore della formazione necessita il dotarsi di un sistema di programmazione nazionale (delle sedi, dei corsi di studio, come espressamente previsto dalla Legge 508) e della valutazione (anch’essa prevista dalla legge di riforma). Lavorando molti anni per ANVUR ho avuto modo di capire le criticità esistenti in AFAM in questi ambiti. Lavorare in un sistema nazionale dotato di criteri di programmazione e di valutazione non deve essere visto dalle istituzioni come un impedimento alla libertà di scelta, ma un’opportunità di esercitare la propria autonomia con maggiore efficacia perché all’interno di un sistema armonico, che trasforma le conflittualità in sana competitività.

Dottorati di ricerca:

Pieno sostegno all’avvio dei dottorati di ricerca. Non basterà però la semplice possibilità formale: sarà necessario accompagnare l’avvio dei dottorati con un regolamento (ora in fase di definizione) che assicurando il rigore e la qualità dei corsi favorisca la massima adesione dei Conservatori. L’area teorica compositiva e tecnologica è sicuramente tra le più interessate e coinvolte in questa processo, quindi supporterò l’avvio dei dottorati AFAM lavorando anche alla definizione di ricerca “artistica”, quella cioè non prettamente musicologica (già definita e conosciuta anche in ambito universitario).


Terza missione e internazionalizzazione

Le informazioni sul tema richieste da ANVUR per l’avvio di nuovi corsi di secondo livello nei Conservatori hanno mostrato carenze, nonostante l’internazionalizzazione l’AFAM mostri risultati superiori a quelli dell’università. È necessario che le azioni che riguardano questo settore siano meglio valorizzate e sfruttate.

Curricolo (schema CINECA)

Titoli di studio

Diploma di Composizione (1988)

Diploma di Pianoforte (1986)

Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro (1985)

Titoli di servizio

Docente nel Conservatori italiani dal 1988. In ruolo dal 1997 (COTP01).

Ha insegnato: Composizione, Armonia, Analisi, Elementi di composizione per la didattica.

Attualmente insegna nel Conservatorio di Castelfranco Veneto: Composizione, analisi compositiva e discipline analitiche nei corsi strumentali di secondo livello.

Titoli Professionali e Artistici.

Fondatore e direttore responsabile della rivista analitico-musicologica “Diastema”, specializzata nel settore dell’analisi musicale, della composizione e dell’interpretazione musicale dalla sua nascita (1991) al termine delle pubblicazioni (2004). Fondatore e responsabile scientifico della casa editrice “Diastema Studi e Ricerche” (dal 2000) che pubblica testi e spartiti musicali.

Direttore artistico (Treviso, dal 1996 fino al 1999) del festival interdisciplinare “Finestre sul Novecento”, articolato in conferenze, dibattiti, concerti, su temi della modernità nella letteratura, filosofia, arte e musica. A tali conferenze hanno preso parte personalità rilevanti della cultura italiana tra cui: Emanuele Severino, Oliviero Toscani, Edoardo Sanguinati, Achille Bonito Oliva).

Direttore artistico del Concorso di Esecuzione Pianistica “Premio Città di Treviso”, manifestazione storica fondata nel 1954, e a lungo principale concorso nazionale pianistico. In particolare ha organizzato e diretto le edizioni del 2000, 2001, 2002 e 2004 del concorso europeo e internazionale, nonché la 22ma e 23ma edizione del Concorso europeo di Composizione Pianistica “G.F. Malipiero” (2001 e 2002).

Ho inoltre ideato e organizzato il “KlavierTheather”, rassegna di nuove produzioni teatrali e musicali con l’uso del Disklavier con prime esecuzioni di opere.

Ideatore e responsabile artistico della stagione concertistica “Chiave Classica” (Teatro Accademico di Castelfranco Veneto) per le prime quattro edizioni (2013-2016).

Didattici

Ho ottenuto la cattedra in Armonia complementare (ora COTP01) nel 1997, a seguito della vincita (II posto) del concorso nazionale per esami, dopo aver insegnato in vari Conservatori veneti. Ho insegnato anche nei Conservatori di Matera, Bolzano e Vicenza.

Ho inoltre svolto attività didattica presso istituzioni pubbliche (Conservatori, Università) e private in occasione di convegni, o corsi, seminari e conferenze riguardanti l’analisi musicale. Si ricordano tra l’altro: la S.I.E.M. (1994), l’Università di Cosenza e la rivista SONUS (1995); l’Università di Trento (1997); II convegno di “Analitica” (Castelfranco Veneto, 2001); l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Master di “Linguaggi non verbali” negli anni 2002, 2004 e 2005); Conservatorio di Padova (Analisi Musicale, 2003, 2004);
Fondazione Università Ca’ Foscari di Venezia per “Sapere nuovo per artisti e artigiani dello spettacolo” (2017).

Gestionali

– Direttore del Conservatorio di Vicenza (2004-2010)

– Direttore del Conservatorio di Castelfranco Veneto (2010-2016)

– Presidente del Consorzio dei Conservatori del Veneto (2009-2013)

– Presidente della Conferenza di Direttori dei Conservatori (2013-2016)

– Presidente dei Nuclei di Valutazione del Conservatorio di Frosinone, della scuola Civica “Abbado” di Milano, del CPM “Mussida” di Milano (in corso)

– Alto esperto AFAM, esperto di sistema, in ANVUR (2013-2021)

– Membro CdA nel Conservatorio di Castelfranco Veneto (in corso)

– Referente tecnico per la formazione musicale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto (in corso).

– Membro della commissione artistica MIUR per l’orchestra nazionale dei Conservatori.

– External Auditor di AEC (Associazione Europea dei Conservatori, eletto dall’assemblea AEC) (2015-2017).

– Consigliere di amministrazione della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza (2013-2016).

Pubblicazioni

Sono autore di saggi analitici pubblicati nei nn. 0, 1, 3, 5, 6 di Diastema, traduzioni e recensioni librarie, più il saggio “Spunti per un’analisi delle Sinfonie di Beethoven” pubblicato in Maratona Beethoven, Conservatorio di Udine, 2004.

Sono autore delle analisi delle sinfonie di Beethoven pubblicate nel volume Beethoven e nove Sinfonie (Ensemble 900, 1994).

Ho scritto il manuale didattico Armonia tonale (Pizzicato, 1989).

Sono stato membro del comitato scientifico del G.A.T.M. (Gruppo Analisi e Teoria Musicale) presieduta dal prof. Mario Baroni (università di Bologna), curando per la stessa il numero 6.1. Analisi ed esecuzione (Bologna, 1999, riguardante il rapporto tra analisi e interpretazione musicale, cfr. allegato) dove è pubblicato anche il suo saggio “Analisi per l’interpretazione nella musica di repertorio: aspetti logici e filosofici di un rapporto problematico irrisolto nel panorama del pensiero analitico contemporaneo”.

Composizioni su CD

1) Orchestrazioni in: S. Gobatti, Brani da opere e composizioni cameristiche, Bongiovanni (Orchestra Sinfonica HRT della Radio-Televisione Croata); Canti di natale, Rivoalto (Coro “Sante Zanon” e Orchestra Filarmonia Veneta);

2) 2001 Sei composizioni su canti tradizionali trevigiani e veneti, in “Merica Merica”, Opusavantrastudium, Treviso e Lussemburgo. (Donella del Monaco, soprano);

3) 2003 Venetia et anima, Opusavantrastudium, Treviso e Lussemburgo (con Donella del Monaco);

4) 2005 Sei Preludi e Fughe, Music & Arts, Berkley-California (Carlo Grante, pianoforte);
I mondiale alla Wigmore Hall di Londra, 1999.

5) 2005 L’Immensa Notte, Lineadombra, Conegliano Veneto (per la grande mostra a Brescia su Van Gogh e Gaugin del 2004-05);

6) 2007 Variazioni su un corale di W. Dalla Vecchia, in Ex Vetera Nova, Festival Organistico di Treviso;

7) 2008 L’ora della sera, Lineadombra, Conegliano Veneto (per la mostra a Brescia “America” del
2007-08).

8) Altri pezzi in miscellanee: “Chant e deport”, in Fragments (OpusAvantra Studium, 2002).

9) DVD “Van Gogh. Storia di una vita”, regia di M. Goldin, Lineadombra 2017. Musiche del FILM (sette brani su 21 usati)

10) CD Rosa Rosae. OpusAvantra Ensemble. MP Records 2019.